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Come diventare traduttore?

Mediazione Linguistica
  • 07 Jun 2021

Negli ultimi anni, data la forte diffusione del multiculturalismo, la figura professionale del traduttore è sempre più richiesta. Non c’è da stupirsi, quindi, che tantissimi giovani scelgano di intraprendere questo percorso lavorativo, affascinati dalle lingue e dalle culture straniere. Ma in cosa consiste davvero questa professione? E come diventare traduttore seguendo il giusto corso di studi? Cerchiamo di scoprirlo insieme.

Traduttore: cos’è e cosa fa?

A differenza dell’interprete, che si occupa per lo più di traduzioni orali, il compito del traduttore è quello di tradurre un testo scritto da una lingua all’altra: libri di narrativa, saggi, comunicati stampa, contenuti per la Rete, contratti, documenti legali e molto altro ancora. Il lavoro del traduttore, quindi, consiste nel comprendere un testo in lingua originale, al fine di garantire che la traduzione ne esprima i concetti nel modo più fedele possibile.

Per riuscire in questo intento, deve utilizzare alla perfezione i vocaboli tecnici, rispettare le regole grammaticali e sintattiche, e poi anche riuscire a tradurre al meglio le espressioni idiomatiche. In questo senso, possiamo dire che il lavoro del traduttore va ben oltre una semplice traduzione letterale. Ed è per questo che in genere questa figura professionale traduce da una lingua straniera alla sua lingua madre, così da essere in qualche modo agevolato nel suo compito.

Al di là della lingua, un traduttore può decidere anche di specializzarsi nella traduzione di una specifica tipologia di testo. Il traduttore tecnico, ad esempio, si occupa per lo più della traduzione di testi di carattere tecnico-scientifico: catalogo merceologico, offerte commerciali, contratti aziendali, report e via dicendo. Il traduttore web, invece, lavora esclusivamente su contenuti pensati per la Rete. E così il traduttore letterario-editoriale, che in genere traduce libri, comunicati stampa, articoli per riviste, saggi e molto altro ancora. Infine, una menzione merita anche la figura del traduttore audiovisivo, che si occupa della traduzione di film, serie tv e materiali affini.

Insomma, il mondo della traduzione è davvero molto ampio, e richiede quindi una grande determinazione quanto alla scelta del percorso da seguire. Vediamo allora come diventare traduttore.

Come diventare traduttore

Per quanto possa sembrarvi insolito, il primo requisito utile per diventare traduttori è la perfetta conoscenza di una o più lingue straniere. Chiaramente, questo richiede un percorso di studi piuttosto specifico, che parte in genere dal Diploma di Liceo Linguistico e prosegue con un corso di Laurea in Mediazione Linguistica. La SSML Gregorio VII, ad esempio, propone agli studenti interessati a diventare traduttori un corso di Laurea Triennale in Scienze della Mediazione Linguistica e Comunicazione Interculturale, con la possibilità di scegliere tra tre diversi indirizzi di studi:

  • Relazioni Internazionali e Diplomatiche
  • Comunicazione, Digitalizzazione e Web Marketing
  • Turismo e Commercio Internazionale.

Il conseguimento della Laurea Triennale vi permetterebbe già di cominciare a lavorare nel settore, ma specializzarsi è senza dubbio la cosa migliore da fare per riuscire a diventare un buon traduttore. Proprio per questo offriamo ai nostri studenti la possibilità di iscriversi ad una Laurea Magistrale in Traduzione Specialistica e Interpretariato. Al di là dello studio, se parliamo di come diventare traduttore, non possiamo certo tralasciare l’esperienza acquisita vivendo in un Paese straniero. Viaggiare e trascorrere del tempo in una città in cui si parla la lingua che volete imparare è fondamentale per riuscire a conoscerla al meglio. Ma senza tralasciare la formazione universitaria.

Ora che abbiamo capito bene come diventare traduttore, potete contattarci in privato se siete interessati ad avere informazioni sulla nostra offerta formativa.

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