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I falsi miti del bilinguismo

  • 14 Jun 2022

Tesi di: Marisa Bottiglia

“Se parli con un uomo in una lingua a lui comprensibile, arriverai alla sua testa. Se gli parli nella sua lingua, arriverai al suo cuore”.
Nelson Mandela


Il tema che andrò a trattare con la mia tesi è il bilinguismo, un termine molto complesso da definire per la sua pluridimensionalità; pertanto cercherò di offrire un quadro generale del termine.

Vi siete mai chiesti cosa significhi bilinguismo? Se il bambino nasce o diventa bilingue? Come affrontiamo questo fenomeno in Italia e in Europa?

Oggigiorno metà della popolazione mondiale parla e scrive più di una lingua, quindi in altre parole è bilingue. Esistono però molti pensieri contrastanti nel dare una definizione esatta del termine “bilinguismo”. Ci sono diverse tipologie e i principali tipi vengono classificati in base all’età di acquisizione, l’organizzazione cognitiva e il livello di competenza linguistica. L’argomento è molto ampio, pertanto, il mio obiettivo sarà quello di analizzare i falsi miti che da sempre hanno riguardato un tale fenomeno, nel tentativo, quindi, di far luce affinché si possano sradicare certi pregiudizi.

Il primo capitolo riguarda il concetto di bilinguismo in senso stretto, partendo dalle definizioni più storiche a quelle con una visione più moderna, seguendo con le diverse tipologie di bilinguismo che vengono distinte.

Nel secondo capitolo andrò a spiegare come questo fenomeno si sia evoluto in Italia, in quanto sono presenti molte varietà di minoranze linguistiche, soprattutto nella regione del Trentino Alto Adige e nelle province autonome di Trento e Bolzano. Per spiegarlo sono risalita ad alcuni cenni storici del perché nel territorio convivono sia la popolazione italiana che quella tedesca così come le rispettive lingue per poi arrivare ai giorni d’oggi e far capire che non è tutto perfetto come sembra, nonostante ci siano molte norme per la tutela delle minoranze linguistiche esistono delle problematiche sulla visione bilingue nel territorio, che da come andremo a vedere si impegna a migliorare dando la giusta rilevanza e sfruttando al meglio le possibilità.

Nel terzo capitolo ho parlato dei soggetti bilingue, se bilingui si nasce o si diventa, poiché tutti pensano che per essere bilingue devi esser nato da genitori con nazionalità diversa, ma non è così visto che si può diventare bilingue anche in età adulta. Inoltre ho affrontato il tema del ritorno al monolinguismo, ovvero dopo un periodo di bilinguismo se l’ambiente e le persone che circondano un individuo bilingue non favoriscono la crescita di una L2 si può facilmente tornare al monolinguismo. In quest’ambito ho poi rivolto l’attenzione al ruolo che svolgono sia la famiglia che la scuola nel sostenere i bambini nell’acquisizione di una L2.

Nel quarto capitolo infine ho parlato dei falsi miti e ho cercato di demistificarli, poiché il fenomeno del bilinguismo è spesso circondato da false credenze alimentate dal fatto che c’è poca informazione attorno ad esso. Sfatando i falsi miti ho parlato anche dei vantaggi dell’essere bilingue che apporta al cervello nell’apprendimento di più lingue.

Infine ho brevemente introdotto le iniziative prese dall’Unione Europea per incentivare l’insegnamento e l’apprendimento di una o più lingue attraverso programmi volti a perseguire tali obiettivi.

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